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Descrizione e ricette di crostacei canocchia, pannocchia, cicala di mare (squilla mantis) Molto comune in tutto il mare Adriatico la "canocchia" è n crostaceo diffuso un po' ovunque lungo le coste italiane. Vive in tane scavate nella sabbia fino a 50 metri di profondità, uscendo la notte per nutrirsi. La pesca, prevalentemente con reti a strascico, è facile ed abbondante soprattutto dopo le mareggiate che distruggono le tane e costringono questi crostacei all'aperto. L'esoscheletro è sottile e di colore marrone chiaro, con il caratteristico "occhio" sulla coda, che la rende inconfondibile. Il corpo è schiacciato (la canocchia è un animale bentonico) e la testa relativamente piccola. Può raggiungere i 20 cm di lunghezza, anche se in commercio è più comune la pezzatura da 12/15 cm. Ha 4 paia di antenne, 2 su cui sono posti gli occhi e due di forma lamellare che servono per un orientamento tattile. Si muove utilizzando sia delle "pinne" che le zampe artigliate che le permettono di camminare sui fondali (ordine degli Stomatopodi). Le sue abitudini sono quelle di un piccolo, ma formidabile predatore notturno: vive solitaria e caccia piccoli pesci e crostacei. La femmina costudisce le uova nella tana fino al momento in cui si schiudono. La canocchia sopravvive per molte ore dopo la cattura, è quindi facile trovarla viva sul mercato. Se è fresca la carne è bianca e morbida, mentre si rinsecchisce fino a sparire con la morte dell'animale. Si cucina in molti modi: semplicemente lessata, gratinata, in sughi per la pasta e come ingrediente di zuppe e brodetti. Vista la delicatezza delle carni si tende a cuocerla intera, dopo averla ben lavata. ricette fotografate con le canocchie proposti da cucina italiana di casa:
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